Abbazia di Pomposa

L'Abbazia di Pomposa è un complesso di edifici costituenti uno dei più insigni monasteri benedettini del Medioevo: la Basilica che conserva al suo interno un ciclo di affreschi di ispirazione giottesca ed un bellissimo pavimento a mosaico, il Refettorio, la Sala Capitolare e la Corte costituiscono il cuore dell'abbazia. A questi si è aggiunto, in epoca successiva, il maestoso Campanile del 1063.
I Benedettini fondarono l'abbazia nel VII secolo d.c., attorno all'anno mille l'abbazia godeva di grande prestigio. I Benedettini vi rimasero fino all'inizio del XVI secolo, quando tutta la famiglia monastica si trasferì a Ferrara. Diventò proprietà privata e quindi azienda agricola, finchè un secolo fa fu trasformata dallo Stato in monumento nazionale.

Il complesso accolse, tra i vari personaggi illustri, Guido D'Arezzo, il monaco inventore della moderna scrittura musicale (lo spartito) oltre al Barbarossa e Dante Alighieri.

L'architettura è un'incrocio fra lo stile romanico e quello bizantino e nelle opere d'arte si possono riconoscere elementi sia della scuola ferrarese sia di quella bolognese.

La Basilica registra 70 mila visite all'anno.